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0 4 Agosto 2025

Il cervello del cucciolo

Centro Cinofilo Castel di SalceCentro Cinofilo Castel di Salce

Il cervello di un animale alla nascita è come una spugna in grado di assorbire, catalogare, memorizzare informazioni di ogni tipo provenienti dal tatto, dagli occhi, dal naso acquisendo le varie forme geometriche, i colori e gli odori, informazioni ambientali, sensazioni piacevoli e spiacevoli, acquisizioni di situazioni avvenute o di posti visti, interazioni con l’uomo o con altri animali.

Questo immagazzinamento di informazioni è esponenziale al contrario, più marcato alla nascita e in giovane età, rallentando poi nel corso della vita. Per questo motivo da giovani si imparano più cose rimanendo scolpite nella memoria essendo informazioni nuove.

Non a caso l’embrione inizia ad assorbire informazioni fin da quando si trova nell’utero materno, vedasi ad esempio calma o irrequietezza. Lo stress durante la gravidanza è molto influente sullo sviluppo e sul carattere dei cuccioli, infatti in base al tipo di gravidanza che ha avuto la mamma i cuccioletti si potrebbero dimostrare più timorosi o meno stabili emotivamente. Cosa analoga capita durante l’allattamento con madri nervose e agitate che si alzano ripetutamente staccando in continuazione i cuccioli.

Nel periodo dell’allattamento il cucciolo ha ancora il cervello in formazione, ne deriva che le esperienze che riceverà saranno di notevole rilevanza sul suo sviluppo. Di conseguenza gestendo positivamente sia il luogo dove cresce e sia le esperienze dirette e indirette rivolte al cucciolo si potrebbe modificare la sua mente. Si consideri anche che uno stato di stress della madre potrà influire negativamente il cucciolo mentre brevi situazioni di contatto fisico con l’uomo (ad esempio manipolazione del cucciolo), carezze, battito di mani, ed altri stimoli in generale delicati, porteranno l’emotività del cucciolo ad essere maggiormente stabile.

Quando iniziano a schiudersi gli occhi e a percepire i primi suoni il cucciolo inizia ad acquisire nuovi stimoli e nuove sensazioni, da ora l’uomo che si prenderà cura del cane per il resto della sua vita ricoprirà una figura importante per una giusta educazione e socializzazione del cucciolo.
Da questo momento per le 12 settimane successive si consoliderà l’imprinting periodo nel quale le esperienze rimangono impresse indelebilmente nella mente del cucciolo. Ne conviene che se il cucciolo avrà esperienze positive il suo carattere sarà equilibrato diversamente se avrà esperienze negative potrebbero verificarsi problematiche a volte difficili da correggere successivamente.

Durante questa fase i cuccioli inizieranno ad avere i primi approcci con l’ambiente che li aspetta imparando così ad accettare tutte le novità senza avere paura immagazzinando tutte le esperienze positive come cose normali.

Si deve tenere presente che i cuccioli sono come delle spugne con la capacità di apprendere tutto quello che gli gravita intorno acquisendo cose positive e cose pericolose, ecco perché dobbiamo investire molto tempo per far si che apprenda solo cose positive e buone per evitare le altre diseducative, premiandolo con del cibo, un gioco e soprattutto con la gratificazione sociale.
Comunque il cucciolo apprende sia che gli dedichiamo il nostro tempo per incanalarlo in esperienze positive e sia che non gli insegniamo nulla, nel secondo caso acquisirà tutto quello che gli capita.

Il cucciolo imprime nella sua mente dalle prime settimane fino a circa 4 mesi il concetto della socializzazione e nei mesi successivi inizia a metterli in pratica. Praticamente se si è riusciti a dare un imprinting positivo avremo un cane socialmente equilibrato.

La grande difficoltà dell’uomo è quella di imparare a capire la mente del cane, ma di questo il cane non ne è responsabile. Non si deve incorrere nell’errore di umanizzare il proprio cane facendoci spingere dalla voglia di coccole presente in noi. Non si deve cadere nell’errore di immedesimare i cuccioli come dei bambini che devono essere protetti e eccessivamente amoreggiati, anche nei cuccioli ritroviamo paura, fame, desiderio di dare e ricevere amore, tuttavia però sono situazioni completamente diverse provate dal cucciolo che non devono essere assolutamente paragonate a quelle umane.

Il modo di ragionare dei cani non è come quello umano, loro ragionano in maniera schematica e per associazione scegliendo la maniera più facile e veloce per raggiungere il loro scopo in maniera tale da gestire il loro dispendio di energie nella modalità meno dispendiosa, non portano rancore e non sono vendicativi e non fanno ragionamenti a priori su cosa si deve fare o meno.
Per entrare in sintonia con il nostro cane dobbiamo imparare a pensare schematicamente come loro e così facendo avremo il massimo dal nostro peloso.

Il cane a differenza dell’uomo non usa le parole per comunicare, con l’addestramento ci sembrerà che il cane capisca quello che gli diciamo ma, in realtà, le nostre parole sono soltanto suoni per loro e non fanno altro che associare il suono ad un comando come ad esempio il seduto o il terra. Teniamo sempre presente che il cane da molta più importanza alla nostra postura e ai nostri segnali che inviamo con gesti e, applicando questo sistema otterremo buonissimi risultati dal nostro cane.  A tutto questo non dimentichiamoci mai di associare sempre la gratificazione sociale con un bel BRAVO detto con tono alto ma dolce quando il cane fa una cosa corretta e allo stesso modo un secco e forte NO quando sbaglia.

Oltre agli insegnamenti fondamentali che la mamma da ai cuccioli anche osservando un altro cane il cucciolo può imparare cercando di imitare quello che vede cioè per imitazione.

La cosa importante da capire è che il cane associa sempre la causa con l’effetto e questo sistema ci tornerà utile per l’educazione del nostro cucciolo, cosa corretta o giusta gratificazione con un premietto e con un BRAVO, cosa sbagliata o pericolosa ammonimento con un NO.

Si tenga presente che ogni tanto è bene tornare su cose già apprese e acquisite per rafforzare sempre di più una data cosa come ad esempio la condotta al guinzaglio o senza fatta al fianco dell’uomo. In questo modo l’azione si fisserà sempre di più nel comportamento del cane. Allo stesso modo evitando situazioni negative del suo comportamento piano piano tenderanno a sparire. Ricordiamoci che questa cosa può tornare a favore o a sfavore nel rapporto cane uomo e per questo motivo si deve fare molta attenzione a non sbagliare.

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